Da Monet al foto-giornalismo, dall’arte in Scozia alla pittura astratta: 10 eventi da non perdere nel Regno Unito
Aprile tempo di belle giornate e di passeggiate al sole, ma anche di appuntamenti da non perdere nelle gallerie e nei musei del Regno Unito.
Nel nostro save the date, il meglio del programma inglese di questo mese, dieci eventi da segnare in agenda, per appassionati di ogni tipo d’arte. Si spazia dalla mostra su Claude Monet e l’architettura alla National Gallery di Londra all’arte scozzese, dal foto-giornalismo alla pittura astratta.
The Great British Seaside
National Maritime Museum, Londra
Come potrebbe dirvi ogni inglese che si rispetti, la vicinanza al mare, col bel tempo e con la pioggia, è un qualcosa che rende i britannici molto fieri. La mostra a Londra esplora questa predilezione naturale attraverso i lavori di quattro fotografi: Tony Ray-Jones, David Hurn, Simon Roberts e Martin Parr. Le foto esposte offrono scorci delle spiagge inglesi e dei loro frequentatori negli ultimi sessant’anni, e spaziano dagli scatti in bianco e nero del molo di Blackpool Pier ai primi piani coloratissimi e moderni dei gabbiani del Dorset che lottano con le patatine.
America’s Cool Modernism: O‘Keeffe to Hopper
Ashmolean Museum, Oxford
Ci sono pochissimi personaggi in carne e ossa in queste opere americane degli inizi del XX secolo, ricche invece di grattacieli che incombono su strade deserte e luci elettriche che brillano dalle finestre di edifici ingannevolmente vuoti. Gli artisti del periodo volevano sviluppare un’arte moderna veramente americana, e provano a farlo concentrandosi su scenari industriali, costruiti dalle macchine e su paesaggi urbani astratti resi attraverso prospettive poco familiari. O’Keeffe e Hopper sono gli artisti più famosi, ma ce ne sono altri poco noti, come Margaret Bourke-White, assunta dal magazine “Fortune” nel 1931 come prima fotografa, e Jacob Lawrence, rappresentato nella mostra da due pannelli della sua serie sulle migrazioni degli afroamericani.
Charles Rennie Mackintosh: Making the Glasgow Style
Kelvingrove Museum and Art Gallery, Glasgow
Nel 2018 ricorre il 150esimo anniversario della nascita dell’artista e architetto Charles Rennie Mackintosh e la sua città natale, Glasgow, è pronta a festeggiare in grande stile. La mostra al Kelingrove presenta molte opere inedite di Mackintosh e dei suoi contemporanei, comprese quelle di Margaret Macdonald, che collaborò spesso con lui dopo il loro matrimonio nel 1900. Insieme alla sorella Frances e al marito di lei James Herbert McNair, i quattro formarono un gruppo che diede un grande impulso al cosiddetto “Glasgow Style” che divenne poi famoso in tarda epoca vittoriana con il nome di “Spook School” per via dell’importanza riservata alle figure folkloriche.
The Heart of the Matter
Great North Museum: Hancock, Newcastle upon Tyne
La mostra nasce dall’improbabile collaborazione tra un artista e un bioingegnere, ed esplora la portata simbolica e la realtà medica del cuore umano. Articolata in una serie di laboratori che hanno coinvolto pazienti con malattie cardiache, scienziati, artisti, studenti e infermieri, molte delle opere sono state create attraverso una stretta interazione tra arte e scienza. Oltre alle istallazioni sonore e alle sculture, è possibile ammirare diverse opere sviluppate utilizzando le tecnologie più all’avanguardia, inclusa una replica perfetta di un cuore umano creata usando la stampa 3D.
Bawden at Home
Fry Art Gallery, Saffron Walden
Edward Bawden ebbe una vita movimentata: fu artista di guerra nel secondo conflitto mondiale, venne evacuato da Dunkirk, sopravvisse a un naufragio e venne internato in un campo di prigionia a Casablanca prima di essere liberato dagli Americani. In realtà, all’infuori di questi momenti, prima e dopo la guerra ebbe un’esistenza relativamente tranquilla che passò in larga parte nell’Essex, dove contribuì a formare una comunità artistica che comprendeva pittori, incisori e designer nota come i Great Bardfield Artists. La mostra espone opere di Bawden e dei suoi contemporanei, insieme a pezzi inediti dati in prestito da amici e familiari.
Sadie Benning: Sleep Rock
Camden Arts Centre, Londra
Questa mostra, composta solo da opere nuove, è la prima in assoluto in Gran Bretagna per l’americana Sadie Benning. Nel 1993, all’età di 19 anni, la Benning è diventata la più giovane artista a partecipare alla Biennale di Whitney, con video sperimentali che esploravano i concetti di sessualità e identità. Da quel momento, l’artista ha ampliato il suo immaginario, fondendo nelle sue installazioni elementi presi a prestito da fotografia, pittura e scultura.
Surface Work
Victoria Miro, Londra
Celebrando le artiste che hanno fatto la storia della pittura astratta negli ultimi 100 anni, la mostra Surface Work, a Londra, traccia una linea immaginaria che va dai lavori pionieristici della russa Lyubov Popova, attiva negli anni ‘10, a quelli della libanese Dala Nasser, nata nel 1990. Lungo la strada, le opere di Joan Mitchell, che irruppe nel club per soli uomini che era l’espressionismo astratto di metà Novecento; Alma Thomas, la prima donna afro-americana ad allestire una personale da Whitney; Yayoi Kusama, l’artista giapponese le cui intricate installazioni attirano frotte di visitatori da tutto il mondo.
Monet and Architecture
National Gallery, Londra
Il giovane Claude Monet può anche essere stato ripetutamente rifiutato dai Salon parigini, ma dal momento in cui le sue fortune cambiarono, negli anni ‘80 dell’Ottocento, il suo lavoro è sempre stato al centro dell’attenzione. Quella allestita alla National Gallery è la prima mostra a concentrarsi esclusivamente sulla sua pittura di edifici, dall’imponente stazione ferroviaria di Saint-Lazare a Parigi al Palazzo di Westminster a Londra. Le 75 opere in mostra comprendono anche cottage isolati, mulini a vento olandesi e chiese veneziane, che rimandano la maestria di Monet nella composizione e il suo modo unico di catturare su tela il mondo circostante.
Frank Bowling: Mappa Mundi
Irish Museum of Modern Art, Dublino
La mostra a Dublino si propone di consolidare il posto di Frank Bowling, uno dei più importanti artisti inglesi del dopoguerra, nel canone della storia dell’arte, data anche la grande influenza che ha avuto su artisti del passato e del presente. Tra le opere più interessanti, le coloratissime mappe astratte a cui iniziò a lavorare sul finire degli anni ‘60, giocando con i concetti di nazionalità e migrazione, che danno il nome alla mostra. C’è anche una sala dedicata all’archivio personale di Bowling, che comprende anche lettere che l’artista si scambiò con l’amico Clement Greenberg, che lo aiutò a farsi un nome a New York.
Raphael Albert: Miss Black and Beautiful
Nato a Granada nel 1935, Raphael Albert arrivò in Gran Bretagna negli anni ‘50 determinato a diventare un fotografo. Dopo essersi ritagliato un suo spazio fotografando feste da ballo e concorsi di bellezza, iniziò a organizzare i suoi eventi, tra cui Miss Black and Beautiful e Miss West Indies in Great Britain. Le sue foto rimandano lo spirito del movimento “Black is Beautiful”, aprendo anche una finestra sulle fiorenti comunità afro-caraibiche della Gran Bretagna del secolo scorso.